LA RIBECA (sec. X – XV)
Strumento costruito scavando un unico blocco di legno fino a creare una forma “a pera” comprendente la cassa e il manico; tra gli elementi però già presenti che rimarranno in futuro, la tastiera, il ponticello e la cordiera. La presenza di sole tre corde, il suono molto secco e penetrante, fanno sì che lo strumento si presti ad un uso monodico e melodico. Nell’iconografia si vede la Ribeca presente sia in grandi gruppi di Strumenti che da sola, in ambito sacro e profano.
Strumento costruito su forme tratte dall’iconografia classica da Autore anonimo
ACCORDATURA
LA VIELLA ( sec. XII- XV)
Primo strumento costruito con le fasce che vanno ad unire piano armonico e fondo; il manico è quindi incollato e termina con la sede dei cinque piroli; le cinque corde appoggiano su un ponticello poco arcuato che invita a suonare sempre più corde insieme; ciò, unito ad un suono morbido e ricco di risonanza e l’accordatura per terze e quarte, lo rende uno strumento tendenzialmente polifonico. Uno degli Strumenti più rappresentati nelle opere d’arte in tutte le conformazioni possibili.
Strumento costruito su forme tratte dall’iconografia classica
dal Maestro Gianluca Pierozzi di Firenze nel 2015
www.gianlucapierozzi.it
ACCORDATURA
LA VIOLA DA BRACCIO (sec. XV-XVI)
Questo strumento in particolare è stato ricostruito partendo dall’immagine su una ceramica della fine del '400; in questa conformazione, con quattro corde, piroli per la prima volta laterali e non più sotto o sopra rispetto all’asse del manico, e con la presenza delle “C” che rendono molto più agevole l’uso dell’arco sulla prima e sulla quarta corda, lo rendono uno strumento davvero di passaggio verso l’imminente nascita degli strumenti moderni. La sua tessitura medio grave e il suono morbido tipico delle viole lo rendono tuttora uno strumento molto agevole da suonare, rappresentante del vastissimo mondo delle Viole.
Viola costruita su disegno riprodotto su una maiolica di Deruta della fine del '400 dal
Maestro Gianluca Pierozzi di Firenze nel 2012
www.gianlucapierozzi.it
IL VIOLINO BAROCCO (dal sec. XVI)
Il vero “cuore” del nostro viaggio, il Violino nasce come estrema sintesi di tutte le esperienze precedenti: cinque secoli di sperimentazioni vengono condensate in uno strumento che nasce perfetto: piano armonico e fondo sono finalmente bombati, per un suono più ricco e potente; il manico termina con una voluta, il Riccio, che da adesso in poi sarà la “firma” del liutaio; le “C” si caratterizzano per terminare con piccole punte e i fori armonici, presenti da sempre, assumono la forma ad “effe” da cui il loro nome. Questo “miracolo” avviene in una piccola area dell’Italia del nord, tra le città di Brescia e Cremona, e da lì arriverà a conquistare il mondo. Col Violino nascono i grandi violinisti: Corelli, Vivaldi, Geminiani, Tartini, solo per citare alcuni celeberrimi nomi.
IL VIOLINO CLASSICO O DI TRANSIZIONE (sec. XVIII)
Fondamentalmente identico al Violino Barocco vede la maggiore differenza nel suo “accessorio”, l’Arco! In tutti questi anni anche l’Arco si è evoluto andando a seguire le esigenze sempre più tecniche dei Compositori e dei Virtuosi che affidando al Violino la loro Arte, necessitavano di un Arco sempre più performante. È il tempo dei Maestri come Haydn, Mozart, Salieri, Boccherini.
Violino Johann Andrea Boland del 1765
Restauro e realizzazione del manico barocco del Maestro Alessandro Lanaro di Padova, 2019
IL VIOLINO MODERNO (sec. XIX)
Adesso anche lo strumento subisce alcune modifiche: non nel corpo principale, che rimane sempre invariato in forma e dimensioni, ma nel manico che si inclina e si allunga leggermente e nell’accordatura che sale di un semitono; tutto alla ricerca sempre di maggior potenza e volume sonoro, per poter affrontare Repertori incredibili, come i grandi concerti romantici, dove il nostro Strumento può e deve sovrastare un’Orchestra Sinfonica di sessanta elementi! Da Viotti che ha definito la conformazione dell’Arco moderno, a Paganini che ha toccato per primo le vette del virtuosismo estremo, tutti i grandi Maestri dell’800 e del ‘900 hanno dedicato al Violino i loro Capolavori: Beethoven, Brahms, Ciaikovsky, Mendelssohn, Ravel, Stravinsky…
Violino costruito dal Maestro Sergio Scaramelli di Ferrara nel 2019
www.contrabbassi.it
GLI ARCHI (sec. XI-XX)
L’Arco ha seguito gli strumenti a corda in tutta la loro vita e insieme a loro ne ha accompagnato l’evoluzione tecnica; soprattutto la sempre maggiore disponibilità di nuovi materiali (legni più elastici e resistenti) anche a seguito delle progressive scoperte geografiche, ha reso via via possibile rendere l’Arco più lungo, sottile ed elastico. Un nota particolare va alle varie soluzioni adottate per la tensione dei crini rispetto alla bacchetta.
Messa a punto degli archi antichi a cura del Maestro Lorenzo Lazzarato di
Ferrara
www.lazzaratobows.com
LUOGHI SUGGESTIVI
Questi sono alcuni tra i luoghi che maggiormente hanno ispirato il mio Progetto, per la loro Storia e per le suggestioni che fanno nascere in chiunque li visiti o abbia la fortuna di abitarli; li ho quindi ordinati con un ideale e fantasioso parallelismo con gli Strumenti e le sonorità che lì hanno riecheggiato durante i secoli.